Passano
gli anni ma il vizio rimane. Appena si riesce a far rialzare un poco la testa
ad una società come l’ACA, subito i famelici appetiti politici si ripresentano.
Sabato
8 ottobre si dovrebbe mettere la parola fine alla vicenda ormai per alcuni
aspetti drammaticamente grottesca per noi clienti di questa società. Il rinnovo
dei vertici dell’ACA, la società pubblica che distribuisce l’acqua e gestisce
l’intero ciclo idrico e della depurazione in 64 comuni a cavallo delle province
di Pescara, Chieti e Teramo.è ancora una volta terreno di scontro. Eppure le
gesta di coloro che sino a tre anni fa la gestirono e che hanno ridotto questa
società in ginocchio echeggiano ancora nella testa, nei discorsi e nelle aule
di tribunale abruzzesi, e nonostante ciò alcuni autorevoli esponenti politici,
a vario livello, non riescono proprio a stare lontano da questa società.